giovedì 9 dicembre 2021

INSEDIAMENTO PARLAMENTO STUDENTESCO

 

INSEDIAMENTO PARLAMENTO STUDENTESCO





Martedì 9 e mercoledì 10 Novembre dalle ore 16:00 alle 18:00 si sono svolte le elezioni sulla piattaforma MEET per l’insediamento del Parlamento studentesco d’istituto per eleggere rispettivamente il presidente e il vicepresidente d’Istituto e i vicepresidenti primaria dei plessi Cinquegrana e De Amicis.  

A  presiedere la seduta la nostra dirigente d.ssa Maria Debora Belardo, presenti all’incontro il nostro sindaco Ernesto Di Mattia, il professore Stefano Di Foggia, Animatore del cammino di comunità A piccoli Passi, i docenti Antonietta Belardo, Giuseppina Di Giacomo, Rosalia Oliva, Nicoletta D’Antonio, alcuni docenti dei plessi, i rappresentanti e i vice rappresentanti delle trentatre classi  del Plesso Rocco e i rappresentanti e i  vice rappresentanti  delle classi III, IV,V elementare dei  plessi Cinquegrana e De Amicis. Dopo l’inno di Mameli e il saluto agli ospiti, la preside ha esposto brevemente il nostro progetto “A PICCOLI PASSI” al Sindaco che  è rimasto notevolmente sorpreso del cammino svolto in questi quattro anni da noi ragazzi e  fin d’ora ha invitato noi ragazzi a partecipare alle future  riunioni con il consiglio comunale.  Dichiarata la leggittimità dell’assemblea, la preside ha invitato i tre  candidati alla presidenza  Giovanna D’Ambra, Serena Perrotta e Marco Polito a  presentare le loro candidature. Le votazioni si sono svolte tramite modulo Google in forma anonima. A essere proclamata presidentessa è stata Giovanna D’Ambra. Poi, hanno presentato i loro discorsi  i quattro candidati alla vice-presidenza che sono:  Francesco Chiacchio, Salvatore Falace, Carlo Guarino e Domenico Gimmati, quest’ultimo viene eletto e affianca la presidentessa, in qualità di vicario.

Noi neoleletti ringraziamo tutti i parlamentari, siamo onorati e felicissimi, svolgeremo questo compito mettendoci determinazione, impegno e passione per essere i vostri punti di riferimento nella scuola e rappresentarla al meglio nel Parlamento Studentesco Territoriale e nel territorio.

Mercoledì 10 novembre, invece, si sono svolte le votazioni per eleggere  i vicepresidenti  di IV e V della scuola primaria di entrambi i plessi. A presenziare la seduta la nostra dirigente d.ssa Maria Debora Belardo, il prof. Stefano Di Foggia, i due neoeletti, i suindicati docenti e i rappresentanti e vicerappresentanti delle classi.

Per il plesso Cinquegrana come vicepresidentessa di IV è stata eletta Ilaria Rossetti, per la V Francesca Iavarone. Per il plesso De Amicis come vice presidentessa di V  viene eletta all’unanimità Silvia Bortone,  viene affiancata dalla vice presidentessa di IV Martina Guadagno.

Tutte le candidate hanno presentato candidature stupende, profonde in cui si nota con quanta passione, cura  e determinazione  i bambini vogliono lottare per avere un futuro migliore. Sebbene così piccoli  ci hanno riscaldato i cuori e alimentato la fiamma della speranza per un’alba di una umanità nuova in cui ognuno impara dall’altro intrecciando relazioni ispirate ai valori autentici della vita.

 In un mondo che fa fatica ad ascoltare noi ragazzi con impegno e  responsabilità alziamo lo sguardo intorno a noi per abbattere i muri della diffidenza e dell’indifferenza per portare la nostra voce nelle istituzioni affinché la nostra comunità scolastica sia il cuore della città, porta della pace, finestra aperta sul mondo

Ispirandoci al programma di A piccoli passi sintetizzato nelle parole SCEGLI LA VITA, AMA LA TUA TERRA, PRENDITENE CURA  vogliamo partecipare alla risoluzione dei problemi autentici della nostra scuola, della nostra città, del territorio  condividendo con i nostri compagni il sogno di costruire un mondo in pace  cui tutti vengono accolti come fratelli.

 Giovanna D’Ambra 3D                                                                                  Domenico Gimmati 2E





                                                                                                                                                                                                             

               

Elezione dei rappresentanti degli studenti

 

Election day


Il giorno 25 ottobre 2021, presso l’I.C. Rocco-cav.Cinquegrana dalle ore 10.00 alle 11.00 si è svolta l’elezione dei rappresentanti degli studenti in tutte le classi a partire dalla 3^ primaria fino alla 3^ secondaria, ad eccezione delle classi 1I, 1O, 3L  la votazione  è avvenuta  il 26/10/2021. Il rinnovo delle rappresentanze studentesche, disciplinato dal Regolamento Territoriale, rientra nell’ambito del progetto “A piccoli passi” promosso dalla diocesi di Aversa e condiviso da altre venti comunità del territorio.

 Nei giorni precedenti le professoresse Antonietta Belardo, Giuseppina Di Giacomo insieme ai Coordinatori di Educazione civica e il team dei docenti hanno sensibilizzato i ragazzi sulle tematiche di cittadinanza attiva che li coinvolgono in prima persona.

I docenti hanno illustrato alle classi interessate gli impegni assunti dal Parlamento Studentesco Territoriale il 19 febbraio 2019 (primo insediamento PST) e il 4 ottobre 2019 (incontro alla Vasca Castellone), hanno condiviso video, lettere “ALZATI” (Secondaria primo grado)“In cammino…insieme” (primaria) e il percorso da fare durante quest’anno scolastico.  Si è focalizzata l’attenzione sulla formazione di Classi-Comunità in cui ognuno è chiamato ad assumersi delle responsabilità per il bene di tutti.

Attraverso il ricordo di figure come Don Peppe Diana e Giancarlo Siani viene indicata la strada da seguire per imparare a non tacere e ad essere “sentinelle” della propria comunità. Avere dei rappresentanti nel contesto scolastico è sicuramente un passo importante verso questo cammino di consapevolezza.

Gli studenti, infatti, una volta eletti i rappresentanti potranno discutere e portare avanti le loro idee attraverso quattro organi:

 

§  L’assemblea di classe

§  Il coordinamento di corso (composto da rappresentanti e vice-rappresentanti di tutte le classi di un corso)

§  Il Parlamento Studentesco d’Istituto (composto da tutti i rappresentanti e i vice-rappresentanti di classe, i membri non elettivi e le diverse culture presenti a scuola)

§  Il Parlamento Studentesco Territoriale (formato da presidenti e vice-presidenti  di tutte le scuole, membri non elettivi, rappresentanti delle culture )

 

 

Questo momento è stato significativo per gli studenti, poiché attraverso la scelta dei rappresentanti potranno far arrivare la loro voce lontano, sensibilizzare la comunità civile su tematiche come la salvaguardia dell’ambiente, della salute, la lotta contro l’illegalità diffusa e le organizzazioni criminali. Nella nostra scuola continua il cammino intrapreso nel 2018 che porterà noi giovani a essere sentinelle nelle nostre città per essere segno di speranza per tutti quelli che davvero  vogliono il bene comune.

Concludo con il discorso della mia candidatura come rappresentante: “Voglio essere il vostro punto di riferimento nella classe e negli organi parlamentari, tu sei mio amico, tu sei prezioso ai miei occhi, sei degno di stima, camminiamo insieme, teniamoci per mano, restiamo uniti contro le prepotenze e ingiustizie perché un mondo migliore è possibile. Ascolterò ognuno di voi, ricuciremo insieme le nostre ferite, affronteremo le nostre paure e quando incontreremo difficoltà, ostacoli non molleremo. Ogni giorno attraverso il dialogo e l’impegno affermeremo con forza il nostro si alla vita, il nostro amore alla madre terra, il nostro impegno a cogliere nella diversità altrui un tesoro da condividere.

Tutti insieme siamo più forti, facciamo arrivare la nostra voce lontano, alle istituzioni, agli organismi parlamentari e internazionali. Noi siamo il cambiamento.

Un vento nuovo sta soffiando!

 

                                                                                                  Giovanna D’Ambra 3D

 







sabato 20 novembre 2021

Festa dell'albero

 FESTA DELL'ALBERO




CIAO RAGAZZI, 

NOI ALBERI SIAMO IL POLMONE DELLA TERRA E VI PERMETTIAMO DI VIVERE OGNI GIORNATA.

MA VOI PERCHÉ NON CI RISPETTATE?

È GRAZIE ALL'OSSIGENO CHE RESPIRATE,

I NOSTRI FRUTTI VOI MANGIATE,

LE NOSTRE RADICI VI DIFENDONO DALLE FRANE,

LE NOSTRE CHIOME VI FANNO OMBRA.

MA  ALLORA TRATTATECI COME AMICI SPECIALI

E SE QUALCUNO CI VUOLE TAGLIARE…

VOI VENITECI A SALVARE!



De Angelis Salvatore 1I

venerdì 19 novembre 2021

Caro amico Albero

 

FESTA DELL'ALBERO




Caro Albero,

Tu che poni le tue radici nel candido e marrone suolo della nostra scuola, simbolo di ordine in un mondo di caos, di salvezza in un mondo di disperazione e di speranza in un mondo già devastato, ti auguro di crescere forte, in modo che i tuoi rami possano essere il riparo dal vento freddo e impetuoso, le tue radici un saldo riferimento ed il tuo tronco simbolo di stabilità e magnificenza. Sai, in questo periodo tutto questo serve molto, poiché i vegetali come te stanno sparendo . Piante dai grandi fusti e cespugli esili che prima donavano alla terra aria fresca da respirare e temperature abbordabili con cui vivere stanno morendo ed il tutto per la gola degli esseri umani. Non voglio dirti di diffidare di tutti gli uomini che sforino le tue fronde o che ti diano acqua pura, ma diffida degli sguardi avidi dei menti aguzzi e delle bocche frementi che non ti vedono. L’unica cosa che scrutano con quegli occhi da predatori iniettati di sangue è il terreno alle tue spalle, su cui edificare una bella fabbrica. Fidati invece dei giovani, che giocano beati fra i cortili della scuola e che parlano fino a mezzogiorno quando il sole picchia sulle loro teste. Loro sono le sentinelle della natura, quelli che tutti i giorni si battono per essere ascoltati e considerati, quelli che pensano che un alberello anche piccolo come te sia importante come una grande quercia. A volte questi giovani sembrano scoraggiarsi vedendo cose come la Cop-26 dove gli adulti che li ignorano fanno finta di fare cose per salvare la biosfera. Sono tutti coscienti di quello che sta avvenendo a livello climatico, lì le piantine come te non sono state considerate. L’unica cosa importante era farsi belli per il pranzo nel palazzo rivestito in oro zecchino dalle forme architettoniche pesanti e calcate. L’argomento è stato trattato come una discussione familiare di domenica sera, senza contare quanti benefici gli arbusti come te portino al mondo. Capisci tutto troppo tardi, quando le illusioni ti fanno viaggiare in città alimentate da pale eoliche. L’idea dello spreco di tempo è appunto data da un piccolo verbo che viene sostituito con un altro. Da eliminare a ridurre la strada è parecchia, ma è appunto su questi fascicoli pesanti e tristi che vengono firmati che si capisce quanto si sia  fuori strada. Caro alberello, tu sarai forte e ti lascerai alle spalle l’inutile e imbarazzante 26seesima Cop, diverrai simbolo di pace e di rispetto in quanto pregiato dono e fonte di ossigeno. Dopo il mio discorso potresti scoraggiarti vedendo come gira questo mondo, e magari pensare di non essere così tanto simbolo di rinascita, ma ricorda che ogni grande quercia nasce da un piccolo seme e noi stiamo piantando quel seme oggi e non aspettiamo che un politico lo faccia per noi domani.

Roberto Gimmati 3F

festa dell'albero

                                                 

                                                                                                                                  19/11/2021                                                                                                                                  Sant'Arpino CE       

                                                                                       
        
           Caro amico Albero,

Sono passati ormai 7 mesi da quando ti abbiamo piantato e oggi, guardandoti, vorrei dedicarti questi miei pochi umili pensieri.

Tu che sei un essere vivente silenzioso, non parli, non ti perdi in inutili “BLA BLA BLA”, come i grandi potenti della nostra TERRA, che per il Dio denaro ignorano la tua importanza.

Ti muovi solo quando il vento accarezza i tuoi rami e hai radici come ognuno di noi, le stesse radici che a volte ingiustamente ti vengono strappate. Il tuo silenzio perenne dovrebbe per un attimo accompagnare anche noi in una profonda riflessione, che ci induca a preservare te e tutti i tuoi simili dai tanti comportamenti scorretti, che molte volte ti portano al patibolo senza colpe.

Solo da queste riflessioni potremmo capire come salvarti, perché salvare te significa salvare tutti noi.

A te voglio dire grazie, grazie perché senza il tuo respiro non ci sarebbe il mio, perché senza di te non ci sarei io.                               

                                                                                                                                                                                          Angelo Salvo 3F                                   

            



               

  


martedì 16 novembre 2021

Milite ignoto


 CHARLOTTE UNA MAMMA CORAGGIOSA
Era il 1921 quando durante la solenne cerimonia del Milite ignoto la gente per strada piangeva. L’aria ed il cielo erano tappati da una coltre di nebbiolina grigia. Ciascun cittadino aveva visto un treno a vapore fermarsi dinanzi alle più importanti città, chiedendosi se non fosse quella locomotiva un freddo pezzo di metallo che strappava uomini, padri,figli a ciascuna famiglia per poi non riportarli indietro. La Signora Carla , una sessantenne bassa con  gambe e braccia ossute e grosse, i capelli brizzolati all’indietro e gli occhi affogati dal dolore e rossi in prossimità dell’iride, indossava un abitino nero con tanto di scialle e velo per onorare il propio figlio Giacomo. Lì lei era pronta a salire sull’altare della Basilica di Aquileia a denunciare il marciume che si nascondeva dietro i potenti che avevano voluto una guerra ingiusta. La signora, con la lentezza di chi rispetta la sua età, cominciò a parlare dicendo: -Giacomo era uno dei tanti uomini che si è gettato a capofitto in una guerra che non era la sua. Ci teneva alla patria più di quanto tenesse alla sua vita. La cosa è evidente dato che siamo qui a piangere lui come ogni uomo che abbia esalato il suo ultimo respiro sul campo di battaglia. Nulla di tutto questo è giusto, le guerre sono tutte portatrici di dolore e morte. Pensate al sangue gettato, alla vita trucidata in quelle trincee limitanti fredde come i gas gettati sulle povere genti, infide come i nemici che  sognavano di schiacciare il paese nemico in nome della libertà e dell’amor patrio. Io sono una madre, ma sono anche una povera vecchia e mi rimane poco tempo, avrei voluto, sperato di trascorrere i rimanenti anni della mia faticosa vita col mio bambino accanto, sapendo che lui aveva l’anima in pace. Ora piango la sua morte e sono chiamata a parlare perché questi aristocratici Italiani pensano che con una medaglia e due complimenti possano ripagarmi della mia grande tragedia E no! Mio figlio non è qui e non ci sarà per tante donne che piangono ancora perché le spoglie dei loro ragazzi sono state fatte a pezzi e l’ultima volta  che hanno guardato quegli occhi traboccanti di sogni e paura è stato 5 anni fa! Chissà cosa avrebbero detto una volta tornati, magari avrebbero cambiato il mondo, lo avrebbero risollevato dalla morte e dalle tragedie passate! Nessuno lo saprà mai, ma ciò che so e che voglio teniate a mente, è che l’unità del Paese è nata col sangue di figli,mariti,nipoti e uomini coraggiosi che pensavano di fare bene agli ideali che fermamente difendevano. Ma si sa, un ideale corretto non si porta sul campo. La diplomazia e la democrazia risolvono i diverbi non conflitti e guerre. Giacomo avrebbe potuto essere uno fra voi seduti in platea, avrebbe potuto vivere come voi ma lui e tanti altri non sono qui. Non permetterò mai che queste persone diventino tasselli di un mosaico o pagine di storia vuote. Il paese cade in miseria,ma allora mi chiedo cosa abbia portato la guerra? Due territori in più? No! Ha portato la devastazione nel cuore e nel concreto. Allora adesso l’unica cosa che possa fare in quanto donna matura e ormai al capolinea, è affidare e avvisare i giovani, i posteri del dono prezioso che il Signore ha concesso: la vita! Non sottovalutate niente, siate grati di poter fare delle esperienze e di vivere in serenità. Siate il fervido ricordo di chi ha gettato il sangue, di chi è un Milite Ignoto oggi poiché nessuno lo sarà domani.
Gimmati Roberto 3F    

martedì 26 ottobre 2021

Elezioni rappresentanti degli studenti

Elezioni dei rappresentanti degli studenti


Il 25 ottobre è stata una giornata importante per l'IC Rocco Cav.  Cinquegrana di Sant’Arpino. Con entusiasmo ma con grande senso di responsabilità i nostri alunni si preparano ad affrontare le sfide del presente e dell’immediato futuro. 




Le foto e i discorsi elettorali che alcuni alunni hanno preparato:

Cari elettori e care elettrici. Oggi è un giorno molto speciale, poiché ciascuno è chiamato a scegliere la fortunata persona che rappresenterà la classe nel parlamento studentesco d’istituto. Ho detto appunto fortunata, per sottolineare quanto sarebbe per me bello poter diventare il presidente della 3F. Una classe, non è un insieme di intonaco e mattoni, è fatta da studenti e professori. Ogni studente ha un sogno che lo rende unico e speciale. Ogni giorno avrò cura di ognuno di voi e insieme impareremo ad affrontare e risolvere i nostri piccoli problemi e le sfide del presente e dell’immediato futuro per migliorarci e autorealizzarci. Questa parola così lunga e tortuosa nasconde fra le righe la gioia di un anno sereno, la gioia di vedere i propri compagni e la gioia di essere una classe comunità. In questi 2 lunghi anni molti avvenimenti hanno solcato, e segnato indelebilmente il percorso di crescita di ciascuno creando muri e distruggendo i ponti che ancora dovevamo scoprire e percorrere. Ma adesso basta crogiolarsi in scuse come: c’era il covid, abbiamo l’esame o siamo la classe musicale. E’ il momento di tenersi per mano accendendo la scintilla della collaborazione. I più grandi successi storici e attuali, si ottengono sempre perché un gruppo coeso e forte sostiene una causa. Io sono sicuro che insieme possiamo farlo, che possiamo abbattere le barriere e solcare i confini che ci hanno imprigionati. Se vi è una lezione che ho imparato nel corso del tempo è che la singolarità è importante come la collettività. Questo è il nostro anno e insieme saremo più forti e se qualcuno cadrà o si perderà, ci saremo sempre per tendere la mano, rialzarci e andare avanti. Molti di voi credono queste cose irraggiungibili, ma se non fosse così? L’aula verde, la merenda fuori e le altre cose che apprezziamo della nostra scuola le hanno proposte studenti prima di noi e oggi sono una realtà per noi tutti. Allora mi chiedo, può mai essere tutto così insormontabile? No! Anche noi possiamo fare la nostra parte, possiamo lasciare il segno in ricordo di quella fantastica 3F che mise da parte le divergenze in un periodo difficile per il bene comune. Volete il cambiamento allora? ….( Si!!!!) E allora prendiamocelo. E’ il tempo di metterci in gioco per fare la differenza e per costruire il nostro futuro. Se volete che la terra non sia più massacrata, se credete nei giovani, fate la scelta giusta. Noi siamo il cambiamento. Votate Roby.












venerdì 15 ottobre 2021

GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE 16 OTTOBRE

 

Giornata mondiale dell'alimentazione


Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione per promuovere uno stile di vita sano e per celebrare la fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). 

Il tema della Giornata mondiale dell'alimentazione di quest'anno è l'utilizzo di sistemi agroalimentari più efficienti, inclusivi e sostenibili per migliorare la produzione, l'ambiente, la nutrizione della popolazione, senza lasciare indietro nessuno. Per la FAO la situazione è più critica che mai. 

Crisi climatiche, conflitti e pandemia da Covid-19 hanno sconvolto milioni di vite e di mezzi di sussistenza nell'ultimo anno.

È molto importante questa giornata  per sensibilizzare tutta la popolazione,  in quanto nel frenetico mondo di oggi, il consumo di pasti surgelati e prodotti confezionati sono all’ordine del giorno. E’ fondamentale infatti consumare  cibi salutari come colture tipiche della stagione o prodotti a basso impatto ambientale per la nostra salute, ma anche per tutelare l’ambiente in cui viviamo. Inoltre, la FAO stima che per eliminare la fame occorrono circa 50 miliardi di dollari l’anno per gli investimenti, infatti molti progetti possono aiutare milioni di persone a soddisfare i propri bisogni alimentari.

 Insieme possiamo fare qualcosa, se uniti nel cambiamento! In che modo? Ad esempio acquistiamo alimenti locali o di stagione,  sprechiamo meno cibo e diventiamo sostenitori dell'alimentazione sana.

 #EroiDellaAlimentazione



Annalisa Montanaro 

Di Donato Gabriella 

Roberto Gimmati  3F

 


domenica 20 giugno 2021

Nel nome del rispetto

 

“Nel nome del rispetto”, l’associazione dedicata alle nuove generazioni



Il giorno 15 giugno 2021, alle ore 16:00, si è svolta la premiazione dei numerosi lavori creati in occasione dell’edizione 2020/2021 del concorso “Nel nome del rispetto”, a cui abbiamo partecipato attivamente, vincendo il primo premio. Questo concorso promuove la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e propone come obiettivo principale il rispetto di se stessi e degli altri, consolidando l’idea che il rispetto renda liberi e sostenga la giustizia.

L’assegnazione dei premi e dei riconoscimenti è stata svolta in modalità remota, tramite l’applicativo di riunioni online Google Meet, e la cerimonia è stata trasmessa in diretta anche su Facebook. All’associazione organizzatrice del concorso sono arrivati lavori da sedici regioni italiane, dalle scuole dell’infanzia fino all’università, e oltre 7840 bambini e ragazzi hanno partecipato a quest’edizione.

Ci teniamo a ringraziare la nostra Dirigente Scolastica, Maria Debora Belardo, che ha fatto sì che la scuola ricevesse questa magnifica opportunità, e la presidente dell’organizzazione, Maria Cristina Zenobi, che ha affermato durante la premiazione: «Il concorso della nostra associazione ha suscitato grande entusiasmo in docenti e studenti, gratificati nel sentirsi ascoltati nelle proprie difficoltà ed emozioni, legate soprattutto ai mesi di lockdown.»

Noi studenti della scuola media I.C. Rocco cav. Cinquegrana abbiamo partecipato a quest’iniziativa, insieme ad altri alunni delle classi della sezione A, sezione L, sezione H, sezione I… Coordinati dalle professoresse Serena Virgilio, Rosaria D’Errico e Fabrizia Cinquegrana, il lavoro è consistito nella stesura di un articolo e nell’organizzazione di una rappresentazione musicale, e successivamente è avvenuta la “fusione” tra la parte letteraria e la parte musicale.

Diversi elaborati sono stati premiati, rendendo gli studenti vincitori ambasciatori dell’orgoglio dei propri compagni. Possiamo affermare che per noi alunni vincere questo concorso è stata un’immensa gioia, per noi e per tutti i nostri compagni, di cui ci facciamo portavoce in questo articolo, un’esperienza che ha stimolato la nostra creatività su un tema fondamentale, quello del rispetto, alla base della convivenza civile, della libertà e del corretto agire dell’uomo nell’ambiente in cui vive.

Gli alunni:

Maria Luisa Dell’Aversana, 3aL

Mario Caramanica, 3aA

lunedì 14 giugno 2021

Un granello di sabbia, unito agli altri, forma una spiaggia


Un granello di sabbia, unito agli altri, forma una spiaggia


"È solo per una volta, non finirà mica il mondo!".
Spesso giustifichiamo le nostre azioni con frasi simili, e ammetto che in passato ho pronunciato anch'io queste parole, che sminuiscono il peso delle nostre azioni.
Ci possono sembrare atti insignificanti, ma anche la spiaggia è fatta da granelli di sabbia, e io me ne sono reso conto qualche anno fa.
Era estate, stavo passeggiando con i miei amici, mentre sgranocchiavamo qualcosa, chi delle patatine, chi dei biscotti.
Ovviamente, una volta finita, una confezione va gettata nella pattumiera, così mi aspettavo che facessero gli altri, vidi però uno di loro far cadere a terra il rifiuto che aveva in mano come se nulla fosse.
Ad effetto domino gli altri cominciarono ad imitarlo con un aria in volto del tipo "Se lo fa lui, posso anch'io".
In quel momento ho capito che l'essere umano prende esempio da un altro essere, quindi le nostre azioni sono di esempio per gli altri e che possono diffondersi due tipi di abitudini: quelle nocive, e quelle sostenibili.
Per questo, da allora, cerco di comportarmi in modo più sostenibile, ma non solo verso il pianeta, poiché essere d'esempio significa aiutare nel presente e preservare abitudini sane in futuro.
Perciò non sopporto chi non si assume la responsabilità delle proprie azioni, un giorno il comportamento dannoso, scorretto che ha diffuso ricadrà su un numero molto più ampio di individui.

Daniele di Ronza 2I

mercoledì 19 maggio 2021

Divertimento, comunicazione ed esperienze nuove





Divertimento, comunicazione ed esperienze nuove


Prima di questa pandemia globale, in estate andavo in vacanza sempre nello stesso posto, visto che mi piaceva molto ed era molto divertente. Lì ogni anno facevo esperienze diverse, conoscevo persone, o meglio in questo caso miei coetanei dell'epoca, diversi, in particolare stranieri. Mi ricordo che, più o meno quando avevo 8 anni, nell'albergo c'era una bambina francese, che era lì in vacanza con i nonni, che avevano origini calabresi, si chiamava Lulù, se non sbaglio. Quando io e il mio gruppetto di amiche dell'epoca l'abbiamo conosciuta, vedevamo che faceva sempre chiasso, in particolare nell'area videogiochi, dove lanciava tutto per aria. Vedevo che c'era qualche adulto che parlava francese che cercava di farla smettere, ma poi ad un certo punto capimmo che Lulù parlava anche un po' italiano. E da lì io scoppiai a ridere e lei appresso a me. Ci incontravamo sempre nella piscina dell'albergo. Non comunicavamo, viste le nostre lingue diverse, ma comunque ci capivamo tramite le azioni, cercavamo di insegnarci l'un altra a fare dei tuffi strani, oppure ci nascondevamo insieme nei gonfiabili a nascondino con gli animatori. Quella era stata la settimana di vacanza più divertente di tutta la mia vita e in più ne ero uscita con nuovi tuffi in piscina da fare e anche qualche parola in francese. Cioè, insomma, un mini-scambio di cultura e divertimento; ogni tanto mi chiedo che cosa starà facendo in quel momento, oppure alle risate che ci facevamo ogni volta insieme. Poi ci sono ancora tante altre numerose esperienze diverse che ho fatto, nonostante sia ancora una bambina, con alcune persone ho ancora dei contatti. Però ce ne è una che va avanti ancora oggi: nel mio quartiere ogni tot di anni si trasferiscono delle persone straniere, in particolare americani con origini diverse. Oggi ci sono degli americani con origini giapponesi con cui ogni tanto, sempre con la massima sicurezza, i miei genitori ed io parliamo, perché ci sono pure io? Perché i miei genitori non sono molto bravi in inglese e quindi io sono una sorta di Google traduttore personale, e così offro consigli a nome dei miei genitori sui posti in Italia, ristoranti eccetera, da andare a visitare e loro ci portano specialità americane e giapponesi, e anche alcuni consigli, nel caso andassimo in America, insomma una nuova esperienza da fare. A me divertono sempre questi scambi culturali o traduzioni , perché mi diverto, mi esercito con l'inglese e in più imparo cose nuove, e spero che dopo questa pandemia ne possa fare altre.

PAGANELLI SABRINA 2D

Un'odissea di emozioni

 

Un'odissea di emozioni


In 5^ elementare ho recitato nello spettacolo teatrale della scuola una rappresentazione del poema epico greco "Odissea". Dopo aver imparato il copione, la cosa davvero complicata è stata quella di distribuire i ruoli di ognuno, discutendo su come interpretare al meglio i vari personaggi, relazionandoci con gli altri ragazzi e con gli organizzatori dello spettacolo. Ognuno di noi ha dovuto mettere da parte il proprio desiderio di primeggiare per andare incontro a quelli che faticavano di più nel recitare, a chi era più timido e a chi aveva paura di sbagliare e lavorava male. Alla fine, con molto impegno e determinazione, siamo riusciti a recitare tutti insieme, ricevendo tanti applausi. La cosa più importante è stata quella di aver fatto nuove amicizie, aver imparato a esprimerci meglio, a confrontarci, ma soprattutto ci siamo divertiti.

VITALE FRANCESCO PIO  2ªD

mercoledì 12 maggio 2021

I martiri di oggi

 



I MARTIRI DI OGGI

 “Hanno reciso un fiore, ma non potranno impedire che venga la primavera”, queste le parole del padre di Rosario Livatino, giovane giudice ucciso all’età di 37 anni dalla mafia, aveva svolto importanti indagini contro la corruzione, gli intrecci tra clan, politica ed economia. Era un giudice aperto al dialogo, fermo e coraggioso nel difendere la giustizia e la dignità della persona umana, capace di coniugare giustizia e carità. Il 9 maggio è stato beatificato perché considerato un Martire, lo stesso Papa Wojtyla disse che Rosario Livatino era uno dei martiri della giustizia e indirettamente della fede.

Tanti sono stati martiri nel corso del tempo, oggi più di ieri. Papa Woytila, nel suo lungo pontificato, ha dato un nuovo significato alla parola “martiri”: non solo chi viene ucciso per aver testimoniato e non rinnegato la propria fede, ma anche chi, vivendo da cristiano, si è impegnato nella società e, per questo, ha perso la vita.

I martiri del passato (Policarpo di Smirne, Perpetua e Felicita, i martiri di Lione, ecc.) come quelli del presente (don Pino Puglisi, don Peppe Diana, il giudice Rosario Livatino) hanno dimostrato il loro coraggio nel professare la loro fede o si sono battuti per la giustizia, per la pace, l’amore, l’uguaglianza, il rispetto, la legalità, tutti valori alla base della fede cristiana. Ricordando i martiri di ieri e oggi, diamo un senso al loro sacrificio, perché sono morti per consegnarci un testamento morale: che è possibile un mondo migliore. Credendo a questo, possiamo davvero impegnarci, per contribuire tutti, anche nel nostro piccolo, a rendere il mondo uno spazio, in cui si impara a vivere insieme all’insegna dell’amore, del rispetto dei diritti umani,  della giustizia, dell’uguaglianza,  della legalità, della democrazia, senza prevaricazione, né corruzione.

Noi ragazzi non dobbiamo aver paura, anzi la paura dobbiamo trasformarla in forza e coraggio e questo ci aiuterà, a piccoli passi, a realizzare il nostro sogno di UOMINI LIBERI UNITI NEL RISPETTO DELLE DIVERSITA’. Significa sentirsi responsabili verso se stessi, gli altri e il mondo, per renderlo più vivibile per tutti.

SARAH CAPUANO 2 F

 

sabato 24 aprile 2021

25 aprile...oggi come allora

 

Oggi come allora…

25 Aprile 1945 smisero di combattere con i fucili.

25 Aprile 2021 ancora si combatte. Il nostro nemico è un virus invisibile. Combattiamo con mascherine, disinfettante, distanziamenti necessari che ci allontanano sempre di più. Giornate tutte uguali, scandite dai numeri del bollettino di guerra: i contagiati, i negativi, le terapie intensive…

Sempre più dipendenti dai colori, no, non quelli del tricolore che ha unito lo stivale, ma quelli che oggi lo dividono. Un giorno è rosso, l’altro è giallo e poi rosso ancora, a volte anche rosso fuoco; alcune altre arancione, ma è come se fosse rosso o anche giallo perché tanto nessuno ci crede più!

Tutti in attesa del bianco, bianco puro, bianco luce, bianco speranza, bianco LIBERAZIONE.

Oggi 25 Aprile 2021, non ANCORA come allora!

E tuttavia resistiamo perché vogliamo la vita che avevamo; perché vogliamo fare ciò che non abbiamo ancora fatto; per ritrovare la libertà di un abbraccio; perché il nostro futuro è importante per i nostri vecchi e soprattutto per realizzare i nostri sogni.

                                                                                                  Dal fronte della RESISTENZA

                                                                                                  I Ragazzi della 3E Plesso Rocco







lunedì 19 aprile 2021

Earth day

 



L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale del Pianeta e si celebra il 22 aprile in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche ambientali.

Per la prima volta è stata celebrata nel 1970 in America, con una manifestazione che mobilitò 20 milioni di cittadini per chiedere attenzione e protezione nei confronti del nostro Pianeta. Infatti, nell'anno precedente ci fu un evento che scosse l'opinione pubblica: la fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil a Santa Barbara che determinò un vero disastro ambientale.

Oggi la giornata mondiale della Terra verrà celebrata in eventi digitali a causa del Covid 19. Nel corso degli anni l'organizzazione dell'Earth Day si è dotata di strumenti di comunicazione potenti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest, in cui un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, riuscì a realizzare un collegamento mondiale via satellite. Al termine della spedizione tutta la squadra trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sul monte Everest da precedenti missioni.

Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell'Earth Day ed in generale la celebrazione dell'evento, vennero promosse a livello mondiale. L'evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo come l'attore Leonardo di Caprio. Nel corso degli anni la festa internazionale Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo.

Grazie al movimento per la giornata della Terra vengono intraprese numerose azioni, che sia gli adulti e sia i bambini possono compiere: ripulire l’ambiente, piantare alberi e arbusti, raccogliere e rimuovere i rifiuti, insegnare educazione ambientale nelle scuole. Noi tutti possiamo compiere piccole azioni in autonomia: piantare un albero ogni anno, spegnere la luce quando non in uso, utilizzare sacchetti riciclabili per fare la spesa, prediligere trasporti pubblici o mezzi elettrici, riutilizzare anziché buttare.

L’Earth day è ogni giorno perché, come ci ricorda un proverbio dei nativi americani “non ereditiamo la Terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli".

Secondo noi celebrare l'Earth day è molto importante perché sensibilizza le persone e ricorda a tutti la necessità di salvaguardare l'ambiente. Se ci pensiamo bene, rappresenta anche una speranza per il nostro futuro poiché noi ragazzi siamo i cittadini del nuovo domani e dobbiamo iniziare oggi, nel nostro piccolo, a fare la nostra parte per contribuire al benessere dell'ambiente.



Roberta Russo , Donato Franzoso , Angelo Salvo , Romano Marika e Romano Manuel 2F

giovedì 15 aprile 2021

IqBal

 

Il coraggio di Iqbal e il suo sogno di libertà




Iqbal era un bambino normale come tutti gli altri bambini. La sua condizione di vita sfruttata iniziò a  4 anni in una fabbrica di mattoni, per poi  proseguire a 5 anni  in una di tappeti. La sua famiglia era poverissima, fu venduto dal padre a un fabbricante di tappeti per saldare un debito. Iqbal non sapeva che quell’uomo lo avrebbe costretto a lavorare incatenato al telaio per fabbricare tappeti  oltre 12 ore al giorno, subendo lo stesso trattamento di schiavo di migliaia di bambini pakistani. Iqbal tentò varie volte di scappare e, un giorno, grazie al suo coraggio e alla sua forza di volontà, ci riuscì. Partecipò  alla celebrazione della giornata della libertà organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF).Per la prima volta Iqbal sentì parlare di diritti e dei bambini che vivevano in condizione di schiavitù. Proprio come lui. Spontaneamente decise di raccontare la sua storia. Durante la manifestazione Iqbal conobbe Eshan Ullah Khan, leader del BLLF, il sindacalista rappresenterà la sua guida verso una nuova vita in difesa dei diritti dei bambini. Così Iqbal raccontò la sua storia sui teleschermi di tutto il mondo, diventando il simbolo e portavoce del dramma dei bambini lavoratori nei convegni, prima nei paesi asiatici, poi a Stoccolma e a Boston. "Non ho più paura di luidiceva riferendosi al suo padrone, è lui che ha paura di me, di noi, della nostraribellione”. Il suo intervento fece scalpore, furono chiuse decine di fabbriche, arrestati i padroni delle fabbriche di tappeti e liberati oltre tremila bambini maltrattati, prigionieri, incatenati ai telai, costretti a lavorare oltre dodici ore al giorno. Il suo sogno di libertà è breve. Il 16 aprile 1995, domenica di Pasqua, gli spararono a bruciapelo mentre correva in bicicletta nella sua città natale Muridke, con i suoi cugini Liaqat e Faryad. "Un complotto della mafia dei tappeti" dirà Ullah Khan subito dopo il suo assassinio. Purtroppo, ancora oggi, molti bambini nel mondo sono costretti a lavorare, sono poveri, indifesi e privati della loro libertà. , ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha stabilito che tutti i bambini del mondo sono uguali, senza distinzione di razza, lingua, cultura e religione, perciò, tutti i bambini devono avere la possibilità di studiare e sentirsi liberi, invece, di essere costretti a lavorare, rinunciando ai loro sogni e alla loro libertà.Con i 15 mila dollari del Premio Reebok per la Gioventù in Azione ricevuti nel dicembre '94 a Boston Iqbal  voleva costruire una scuola per ex bambini schiavi. Iqbal diceva: “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite”.

D’Alessandro Nicola 1G

 

Schiavitù minorile

Lo sfruttamento minorile o schiavitù minorile è una qualsiasi attività lavorativa, svolta da bambini, che continua ad espandersi ma è nascosta da chi la pratica, influisce negativamente sullo sviluppo fisico e psicologico. Ad esempio il Coltan anche chiamato columbite tantalite, un minerale che si trova principalmente nella parte orientale della Repubblica del Congo, e che serve a far funzionare la maggior parte degli strumenti elettronici che utilizziamo (cellulari, PC ecc...) viene raccolto da uomini, donne e bambini. La conseguenza più grave è che per questo materiale, molti bambini vengono sfruttati e subiscono maltrattamenti, nel 2000 il 30% dei bambini ha lasciato la scuola per dedicarsi all’estrazione del Coltan. I bambini di tutto il mondo dovrebbero poter andare a scuola, dovrebbero poter giocare e avere l'affetto della propria famiglia; purtroppo però, non tutti i bambini vivono la loro infanzia serenamente, ciò accade soprattutto nei paesi poveri e meno industrializzati del mondo, dove, i bambini sono costretti a lavorare in dure condizioni, annullando la libertà e la spensieratezza di essere tali , molte persone pensano che lo sfruttamento minorile non esista più , o perlomeno che sia un fenomeno legato solo ai paesi più poveri. Ma è un'attività praticata in tutto il mondo fin dall'antichità.              

 

I ragazzi della 3° I

Di Vilio Antonio-lovinella Felice- Marroccella Carmine -Bottino Vincenzo -Moccia Alessio- Giordano Chiara- Pitocchelli Daniela

giovedì 8 aprile 2021

EROI CHE SI SONO RIBELLATI ALLA MAFIA

 
EROI CHE SI SONO RIBELLATI ALLA MAFIA: PEPPINO e FELICIA IMPASTATO BARTOLOTTA




Giuseppe Impastato, detto anche Peppino, nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948 da una famiglia mafiosa: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre, Cesare Manzella, era il capomafia del paese.    Ancora giovanissimo, Peppino ruppe quindi con il padre che lo cacciò di casa e iniziò una febbrile attività di studio e azioni politiche. Divenuto giornalista infatti, Peppino si schierò dalla parte degli oppressi, organizzò proteste e manifestazioni e fondò il circolo Musica e Cultura per dare voce ai giovani di Cinisi. Ovviamente gli amici di suo padre, "gli amici degli amici", non potevano sopportare che qualcuno portasse alla luce del Sole i lori sporchi traffici: nella notte tra l'8 e il 9 maggio fu rapito e fatto saltare in aria con una carica di tritolo, dopo essere stato immobilizzato sui binari della ferrovia.



Felicia Bartolotta nacque a Cinisi nel 1916.   Nel 1947 si sposò con Luigi Impastato, piccolo allevatore. Dal matrimonio nacquero tre figli: nel 1948 Giuseppe detto ‘'Peppino’’, nel 1949 Giovanni che morì a soli tre anni e nel 1953 venne alla luce il terzo figlio, chiamato anch’egli Giovanni. Alla morte del figlio Peppino, Felicia non esitò: doveva esserci giustizia per suo figlio, ucciso solo per aver denunciato potenti locali e mafiosi, perché Peppino e la mafia erano due mondi opposti che mai si sarebbero incontrati. Iniziò a lottare, assieme al figlio Giovanni in tribunale. Per questa decisione ruppe anche con i parenti del marito. Al processo contro Badalamenti, con la rabbia che le pulsava nelle vene lo accusò di essere il mandante dell’assassinio di Peppino. Alla fine Badalamenti fu condannato assieme al suo vice.Con la sua determinazione è riuscita a far emergere la verità, restituendo valore e dignità all’ azione di Peppino nel contrastare la mafia.  La sua casa è divenuta un museo dove giovani da tutta l’Italia vengono per testimoniare la solidarietà e il coraggio di due eroi al servizio del paese per la cultura della legalitàe della giustizia. Peppino, “Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”. 

Perrotta Serena, Iorio Martina, Geniale Grazia , Bagno Ginevra , D’Antonio Angela 2E