EDUCAZIONE CIVICA

 

  

COLPO DI STATO IN BIRMANIA : I RAGAZZI NE PARLANO

 

Martedì 23 febbraio, noi ragazzi del Parlamento studentesco dell’I.C. “Rocco-cav. Cinquegrana”di Sant’Arpino, abbiamo partecipato attivamente alla seduta presieduta da Mariateresa Crispino e da Serena Perrotta, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’assemblea.

Sono stati diversi e numerosi gli argomenti trattati e commentati dagli studenti: Martina Speranza, Giovanna D’Ambra, Martina Iorio, Alicia Zuo, Maria Rosaria Aprile, Lidia Di Lemma, Gaia Pezzella, Salvatore Bagno, Daniele Di Ronza, Marianna Iavarone, Gennaro Cimmino, Roberto Gimmati.

Erano presenti, inoltre,la nostra Preside dott.ssa  Mariadebora Belardo, la prof.ssa Antonietta Belardo referente di Educazione civica dell’Istituto, la prof.ssa Giuseppina Di Giacomo e il prof.Stefano Di Foggia, l’ideatore dei Parlamenti studenteschi d’Istituto(PSI) e Territoriali (PST).

Noi alunni,grazie al progetto“CITTADINI ORA” stiamo aprendo gli occhi sul mondo.                   I punti all’o.d.g. sono stati:

1)    Lettera di Padre Livio dalla Birmania

2)    Le nostre comunità classe come comunità di pace. Proposta di Assemblee di classe in tutto l’istituto.

3)    La nostra scuola nel Parlamento Studentesco Territoriale.


L’argomento principale della riunione è stato il colpo di stato in Birmania.

La mattina del 1 febbraio,in Birmania,c’è stato un colpo di stato militare messo in atto dalle forze armateche ha decretato la fine del governo democratico diAung San SuuKyi e il suo arresto.

La celebre attivista è una delle figure più note nel suo paese per la difesa dei diritti umani contro la dittatura militare che ha governato la Birmania per quasi mezzo secolo. Per il suo impegno politico ha trascorso 15 anni agli arresti domiciliari e ha vinto il premio Nobel per pace. 






Padre Livio ci ha raccontato nella sua lettera giunta a noi, grazie al prof.Raffaele Iavazzo, che il popolo birmano sta dimostrando grande solidarietà nei confronti di Aung San SuuKyie sta dandoun grande aiuto ai manifestanti accorsi nelle piazze con la distribuzione di cibo, bevande e generi di prima necessità.

I tassisti, ad esempio, riportano gratuitamente le persone a casa. Perfino la comunità cinese ha offerto grosse quantità di riso ai giovani manifestanti dimostrando gesti di vicinanza al popolo birmano. .

Padre Livio  ci ha raccontato anche come sono strutturate le proteste che terminano  con lo scattare del coprifuoco;  le manifestazioni sono molto ordinate ed i ragazzi raccolgono i rifiuti accumulatisi  dopo lo svolgimento dei cortei. Anche lo staff di padre Livio ha partecipato a tali manifestazioni con il desiderio di garantire un futuro migliore ai partecipanti che inneggiano alla libertà nei confronti di una feroce dittatura.

Tale argomento è stato spunto di dibattito e riflessione  tra noi ragazzi che con entusiasmo e con la consapevolezza di essere i cittadini del futuro, seppur ancora giovani, vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza al popolo birmano e ad Aung San SuuKyi.

Per questo motivo, abbiamo fatto delle proposte concrete che sono state approvate dal nostro parlamento all’unanimità per unire la voce dei ragazzi di Sant’Arpino, della comunità cinese e delle comunità delle altre culture presenti a scuola alla voce democratica del popolo birmano.  E nel nostro sguardo sul mondo abbiamo, altresì, deliberato di inviare una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso la quale proporre di dare la cittadinanza italiana  a Patrick Zaki, giovane attivista egiziano ancora prigioniero nelle carceri del Cairo.

Abbiamo poi proseguito il dibattito sulle classi comunità. Già il 7 febbraio in tutte le classi si è discusso di bullismo. Per contrastare il bullismo e il cyberbullismo vogliamo provare a progettare percorsi per fare diventare le nostre classi vere e belle comunità improntate a relazioni positive. Noi vogliamo ora che ogni classe si metta in cammino come una vera comunità di pace. Senelle nostre classi ci sono amicizia e collaborazione, tutti stanno bene, si cresce e si studia insieme con rispetto reciproco.

Noi siamo sempre più consapevoli che possiamo partire dalla nostra piccola realtà , dalle nostre classi, dalla nostra scuola, dal nostro paese per realizzare  comunità di pace con interazioni e sentimenti autentici tra di noi, prevenendo e contrastando i fenomeni di bullismo tra ragazzi, aiutando i compagni di classe e rilevando ingiustizie e atteggiamenti scorretti.

Infine il nostro presidente della commissione salute Gennaro Cimmino, ha illustrato le attività svolte come polo salute.

È stato redatto  UN MANUALE DI AUTODIFESA  dal COVID 19 il 21. 09.2020  condiviso nel Parlamento Territoriale delle 22 scuole aderenti al circuito “A piccoli passi”. Lo stesso manuale è stato aggiornato il 27.01.2021 a seguito di nuovi D.P.C.M. e pubblicato sul blog della nostra scuola.

 


Simbolo della libertà

Nei prossimi giorni saremo fortemente motivati a mettere in campo le iniziative deliberate e le proposte in aiuto del popolo birmano, testimoniando i valori di libertà, legalità e democrazia.

Noi giovani vogliamoessere i protagonistidel nostro futuro.Siamo consapevoli di dover fare delle scelte importanti che siano sempremotivate dai valori in cui crediamo.

CRISPINO MARIA TERESA 3A

PERROTTA SERENA E IORIO MARINA MARIA PIA 2E

D’AMBRA GIOVANNA 2D


  Incontro del 9 febbraio - progetto Cittadini Ora                                                      

Ciao siamo Ida, Marianna e Susy nell’incontro del 09 febbraio abbiamo ospitato il dottor Raffaele Iavazzo.  Nel nostro percorso di CITTADINI ORA  ci siamo presi a cuore del popolo birmano e intendiamo seguire da vicino questo popolo, non solo per solidarietà e vicinanza ma per testimoniare i valori di libertà, democrazia e legalità. Quest’immagine con le tre dita, ispirato alla saga di “Hunger Games”, è diventato simbolo del popolo che protesta a favore della democrazia.



 Nel corso dell’incontro il dr. Raffaele Iavazzo ci ha raccontato Il mito di Chirone per introdurre il tema dei  limiti presenti in ognuno di noi.

Il mito legato a Chirone rappresenta il “guaritore ferito” ed è fonte di profonde riflessioni sulla condizione umana. Chirone nasce dalla relazione adultera del Titano Chronos-Saturno con la ninfa Filiera. I due amanti vengono scoperti da Rea, moglie di Chronos, quest’ultimo fugge mutandosi in cavallo. Filiera una volta partorito il figlio, vistolo metà uomo e metà cavallo lo abbandona. Chirone sarà adottato da Apollo che lo istruisce in ogni tipo di arte e conoscenza al punto di diventare il maestro di eroi come Achille ed Eracle. Fu proprio l’amico Eracle a colpire il suo ginocchio per sbaglio con la freccia intrisa del veleno dell’Idra. La ferita è talmente insopportabile da chiedere a Zeus di renderlo mortale per mettere fine al dolore.  Chi cura il guaritore ferito? Il guaritore ferito deve innanzitutto curare se stesso per poter guarire gli altri. Ogni uomo ha il proprio limite, solo quando impara a conoscerlo e ad accettarlo, riconosce anche i limiti degli altri. Chirone rappresenta la grandezza perché appunto era intelligente, astuto e sapiente ma anche il limite perché ad un certo punto viene colpito da questa freccia, ha rielaborato i traumi, ovvero il rifiuto e l’abbandono, ha affrontato il dolore e ha superato i suoi limiti. Chirone, quindi, è il nostro compagno di viaggio colui che ci “prende per mano” portandoci oltre la sofferenza verso una luce.                                                     

 Noi abbiamo riflettuto su questo tema perché prima di questo incontro non sapevamo nemmeno dell’esistenza dei limiti, mentre adesso noi vogliamo conoscere i nostri limiti perché ci siamo incuriositi e posti delle domande perché in effetti nessuno conosce fino in fondo i propri limiti.



Iavarone Marianna,Mormile Assunta, Cicatiello Ida   2C


CittadiniOra

Incontro del 3-02-2021

 

Ciao a tutti, io sono Sarah, faccio parte del progetto CittadiniOra e il 3 febbraio abbiamo parlato di argomenti che non devono essere trascurati. 

 Noi membri di questo gruppo, sogniamo in grande e facciamo piccoli passi per uno splendido futuro. 

  Noi partecipanti del gruppo di CittadiniOra abbiamo trattatodel colpo di stato in Birmaniae delle comunità malate.Siete curiosi di conoscere meglio queste questioni? Perché io sono felice di raccontarvele. 

Pochi di voi, probabilmente, sanno cosa è successo in Birmania e perchéAungSan SuuKyi, capo del governo della Birmania,  è stata arrestata. 

Devo essere sincera, anch’ io prima dell’incontro non ne ero informata, ma ora so  che AungSan SuuKyi è stata “arrestata” dall’esercito con la chiara intenzione di distruggere la democrazia di questo paese e di non dar voce al popolo. Voglio anche informarvi che questa Donna  ha vinto il premio Nobel per la pace e, non solo, è stata messa agli arresti domiciliari per circa vent’ anni. 

La domanda centrale che ci siamo posti è stata:“ A noi che siamo in Italia, così lontani da questo paese,  interessa quello che sta accadendo in Birmania? Dovremmo pensarci?”  La risposta di tutti è stata: “Sì, dobbiamo pensarci”.  Come ho già detto, noi componenti di  CittadiniOra non ci limitiamo a guardare il fiume, guardiamo anche le luci degli edifici, le stelle che brillano, la luna, le persone che si trovano dall’altra parte del fiume. Vogliamo assicurarci non solo di vivere in pace e amore nella nostra terra, ma anche che il mondo sia, realmente, un posto migliore. 




Poi abbiamo parlato delle comunità malate, ma cosa sono?

Questo termine è stato attribuito agli atti di bullismo dal nostro amico Stefano Di Foggia. Ci ha chiesto cosa fosse per noi il bullismo e ,complessivamente, le risposte sono state: deridere, offendere, minacciare, attaccare verbalmente e fisicamente un soggetto ovverola vittima. Mafa parte del fenomeno anche offrire il proprio consenso a questi spregevoli comportamenti o anche il semplice restare  a guardaresenza prendere posizione. Infatti  l’atto di bullismo, che ferisce la vittima, è causato anche dal “pubblico” o meglio dalle persone che ridono al comportamento del bullo senza fermarlo subito, prendendo  le distanze da questi comportamenti.  Perciò, abbiamo rinominato le azioni, che avvengono all’interno di un gruppo,“comunitàmalate” e non, per esempio, “bullo cattivo”, perché non è solo una persona a sbagliare, ma anche chi sta al gioco e non fa niente.

 In seguito abbiamo visto il video di Amanda Todd una ragazza, che è stata abbandonata a se stessa e che non è riuscita a sopportare la solitudine causata da un individuo,in possesso di foto del suo seno. Egli aveva creato un suo falso profilo su facebook, dove sono stati trovati pesanti messaggi, che istigavano al suicidio, quali“sarebbe stato meglio se Amanda non fosse nata” oppure “Togliti la vita”...e purtroppo così è stato!Poi  abbiamo visto il video del piccolo JamelMyles, che a solo 9 anni si è suicidato per gli insulti e le discriminazioni subite dai compagni, dopo aver detto a tutti loro di essere gay.

 La mamma, all’annuncio del figlio, lo aveva accettato per quello che era rispondendo “Ti amo ancora”.Purtroppo, ci sono ancora persone che non capiscono che l’amore include le persone.

E’ stato, poi, il momento del video di Michele, suicidatosi a causa delle cattiverie ricevute dai suoi compagni. Cercava solo affetto, ma si è ritrovato un muro pieno di insulti e così ha deciso di togliersi la vita. Aveva solo 17 anni! Michele sognava una vita piena di avventure e felicità, purtroppo, a causa dei bulli, non ha conosciuto la felicità!

Altrettanto significativa è stata la proiezione del monologo di Paola Cortellesi, in cui interpreta un ragazzino che soffre di bullismo dall’età di sei anni. Infine, ormai, in Seconda Liceo Scientifico trova la forza di reagire. Come? Col linguaggio dell’amore. Sono tutte storie diverse, con uno stesso significato e con la stessa conclusione, ad eccezione del raggio di luce, di speranza edi amicizia contenuti nell’ultimo video. Questi video hanno toccato il cuore di tutti noi e abbiamo deciso di avviare una campagna d’informazione e di sensibilizzazione. Diremo che, nelbullizzare una persona, non c’è niente di “forte” e niente di “figo”, perché l'atteggiamento del bullo può provocare profonde ferite nella vittima, fino a spingerla al suicidio. 



  Capuano Sarah 2F


DI BULLISMO SI MUORE

Durante l’incontro del 3/02/2021 del nostro progetto “CITTADINI ORA”, ci siamo occupati di bullismo, o meglio, di “Comunità malate”, tematica che ci ha trasmesso intenso dolore e ci ha indotto a riflettere molto.

Il bullismo è un insieme di azioni che possono essere perpetrate da un singolo individuo o da un gruppo nei confronti di chi viene preso di mira e che diventa la loro vittima.

Tutto può partire da un semplice scherzo ripetuto abitualmenteche ,seguito da altri episodi, spinge la vittima a vivere un senso di impotenza che la spinge ad autoconvincersi di essere “sbagliata” e questo la porterà al completo isolamento dal mondo e dagli amici.

Finirà, così,a rinchiudersi in se stessa.

Abbiamo visionato storie di adolescenti che sono stati vittime di bullismo e cyberbullismo, la conclusione di tutte è stato il suicidio.

Al termine della proiezione abbiamo iniziato un intenso dibattito tra noi ragazzi e i docenti, fino a proporre le azioni da mettere in campo per contrastare questo fenomeno sociale.

Una di queste vittime, la cui storia mi ha colpito maggiormente, è Amanda Todd, adolescente di solo 15 anni che il 10 ottobre del 2012 si è tolta la vita.

Amanda è stata vittima di bullismo e cyberbullismo, non solo a livello fisico, ma soprattutto psicologico fino a cadere in un profondo stato di ansia, depressione e autolesionismo. Prima di suicidarsi, Amanda ha pubblicato un video su YouTube, in cui, tramite una serie di flashcard, ha raccontato la sua esperienza.

E, proprio sulle tracce di Amanda, abbiamo riflettuto su due tipi di spettatori davanti a episodi di bullismo;

        Lo spettatore passivo: la persona che “sa e non parla”, “vede ma non interviene”;

        lo spettatore attivo: la persona che, davanti ad atti di bullismo, interviene a difesa della vittima. Purtroppo questi sono in numero molto ristretto.

Ci siamo soffermati molto sul peso delle parole, che fanno mille volte più male di uno schiaffo.

Le parole, le offese, le accuse come strumento principale di manipolazione utilizzato dal carnefice per intimidire la vittima e ferirla fin dentro l’anima.

Il bullo è una persona che infligge dolore agli altri. Questo comportamento, spesso, è dettato da una ragione profonda, come problemi in famiglia. A volte, egli è stato a sua volta bullizzato, oppure non sapendo affrontare e risolvere problemi, scarica la sua rabbia mediante la violenza fisica e verbale sugli altri, per sentirsi invulnerabile, potente all’interno del gruppo.

Dieci minuti prima di terminare il nostro incontro, noi tutti abbiamo valutato quanto sia importante parlare frequentemente di questi fenomeni sociali ed è stato un grande successo capire che tutti noi eravamo accomunati dalle stesse idee.

Noi giovani partecipanti al progetto “ CITTADINI ORA” pensiamo che sia fondamentale parlare del bullismo, soprattutto ai più piccoli. Ci siamo proposti, perciò, di proporlo a tutte le classi del nostro istituto. Negli incontri successivi, richiederemo la presenza dei membri del Parlamento Studentesco, affinché possano essere convocate le assemblee di classe, per far conoscere questo fenomeno a tutti gli studenti eper mettere in campo azioni di prevenzione e di sensibilizzazione all’interno della scuola.

Crediamo fermamente che anche con il nostro piccolo ma significativo contributo si possa contrastare questa piaga sociale.                                                                                                                              

 


Giovanna D’Ambra 2D


Progetto “Cittadini ora”

Un progetto, qualunque esso sia, ha finalità tanto chiare quanto raggiungibili a medio o a lungo termine.

Il nostro “Cittadini ora” nasce con un obiettivo talmente lungimirante da immaginare che possa vedersi realizzato soltanto sulla carta o nei nostri pensieri.

Forse perché i temi che vogliamo trattare con i nostri ragazzi sono troppo importanti oppure perché le nostre aspettative su di loro sono molto alte o perché pensiamo che non saremo in grado di essere quelle guide ispirate che vorremmo essere.

Giustizia, Libertà, Natura, Pace, Leggi, Dignità, Vita, sono valori universali che devono entrare nell’intelligenza emotiva dei nostri ragazzi per radicarsi profondamente nelle loro coscienze.

Abbiamo un’unica certezza: quella di abbattere i ruoli precostituiti e camminare insieme a loro.

Diventeranno cittadini consapevoli, consci di essere testimoni di un cambiamento epocale che, a partire dal proprio territorio di appartenenza, supererà ostacoli e confini reali e ideali per approdare alla realizzazione del mondo che essi vorranno costruire.

Sicuramente sarà migliore di quello che abbiamo lasciato loro in eredità.



Incontro del 27/01/2021

Durante l’incontro del nostro progetto: “Cittadini Ora” abbiamo discusso di quello che è avvenuto pochi decenni orsono, ossia la Shoah.  

Alcuni di noi hanno esposto il loro pensiero su quanto fosse sbagliata l’idea di razza pura e su tutto l’orrore che ne è conseguito. Uccidere essere umani con la sola colpa di essere nati. Riprendendo l’argomento della lezione precedente, abbiamo constatato che la legge non sempre è giusta, in questo caso ha favorito l’uccisione degli ebrei ed ha quindi regolarizzato la deportazione di questi ultimi. Il nostro dispiacere è immenso nell’approfondire quello che è stato fatto a povere persone piene di sogni e speranze, tanto che siamo arrivati a farci delle domande: Perché proprio loro? Come si può fare una cosa del genere? Come hanno potuto gli italiani dell’epoca appoggiare (anche se non tutti) questa profonda violazione delle libertà dell’uomo? Ci siamo sforzati di rispondere e di capire. Tutti hanno fatto una riflessione anche su quanto sia attuale questo argomento.

 Dopo la visione di alcuni video abbiamo concluso la riunione con l’impegno di non permettere mai che quanto è avvenuto si ripeta di nuovo.

 Infatti ci tengo a ricordare che noi vogliamo essere “Cittadini ora”, di conseguenza ci sforziamo adesso a tendere la mano al nostro prossimo e a vedere sempre il bello nelle persone che ci circondano.



Gimmati Roberto 2F


INCONTRO DEL 25 GENNAIO

Oggi, 25 gennaio, i docenti Di Foggia,Belardo , Di Giacomo ed Oliva ci hanno illustrato il programma dell’iniziativa “Cittadini ora”.

Quest’ultima, si basa su vari principi: la partecipazione; il diritto di interloquire con forza e, soprattutto, su due parole che sono “vita” riferita al singolo e “VITA” riferita ad una comunità e all’intera natura.

Ma cosa significa “Cittadini ora”?

Non sappiamo ancora cosa significhi “cittadini”, ma possiamo affermare con certezza che siamo cittadini adesso quanto lo saremo in futuro.

I docenti ci hanno poi mostrato alcuni video sulla forza immensa della non violenza di cui il Mahatma Gandhi era maestro.

Far rispettare i propri diritti e la propria fame di uguaglianza in un mondo fatto di abusi di potere e violenza con la pace, un gesto ammirevole che pochi avrebbero potuto portare avanti.

Dal mio punto di vista questo incontro d’apertura è stato molto interessante e mi ha motivato di più a seguire l’insegnamento di Gandhi:”Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.


                                                                                                            di Ronza Daniele 2^I                                                                                                                              

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