mercoledì 7 aprile 2021

In occasione della giornata della salute, gli alunni della 3i hanno preparato un lavoro sui disturbi alimentari.

 DISTURBI ALIMENTARI

Introduzione

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante  

l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche, il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. Alcune persone possono ricorrere ad uno o più di questi comportamenti, ma ciò non vuol dire necessariamente che esse soffrano di un disturbo dell’alimentazione. Ci sono infatti dei criteri diagnostici ben precisi che chiariscono cosa debba intendersi come patologico e cosa invece non lo è.

BULIMIA

La bulimia nervosa rientra nella categoria diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Per poter fare una diagnosi di bulimia nervosa devono essere presenti tutte le seguenti caratteristiche:

Abbuffate ricorrenti caratterizzate dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare.

Ricorrenti ed inappropriate condotte di compenso per prevenire l’aumento di peso. Molte persone utilizzano il vomito autoindotto, altre ricorrono a lassativi, diuretici o estenuanti sessioni di attività fisica.

Le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi in media almeno 1 volta alla settimana per tre mesi

I livelli dell’autostima sono fortemente influenzati dal peso e dalla forma del corpo. I soggetti con bulimia nervosa tipicamente si vergognano delle loro abitudini alimentari. Le crisi bulimiche avvengono in solitudine: quanto più segretamente possibile. L’episodio è di solito caratterizzato (anche se non sempre) dalla rapidità dell’ingestione del cibo.

ANORESSIA

L'anoressia è un DCA in cui la persona coinvolta si rifiuta di nutrirsi per diversi motivi. Il termine anoressia si riferisce a situazioni di restrizione alimentare volontaria che portano a mantenere cronicamente il peso corporeo a valori di oltre il 15% inferiori rispetto a quelli ritenuti normali per una persona di una determinata età e di una data altezza.

Se non diagnosticata e curata per tempo, la malattia può portare a stati di malnutrizione così estremi da risultare pericolosi per la vita e da richiedere il ricovero ospedaliero con alimentazione forzata. Nella maggioranza dei casi l'anoressia insorge nell'adolescenza. A esserne interessate sono soprattutto ragazze e giovani donne, ma negli ultimi anni, la diffusione della malattia è in aumento anche tra i ragazzi. La gravità dell'anoressia può variare molto da persona a persona e nei diversi momenti della vita, risultando lieve in alcuni pazienti ed estremamente severa in altri. Dopo la prima remissione, sono sempre possibili ricadute più o meno durature, soprattutto in corrispondenza di periodi particolarmente critici o stressanti sul piano personale, familiare o professionale.

 

CONSIDERAZIONE FINALE

Un disturbo alimentare raccoglie tutta la sofferenza che prova una persona e la riversa sul cibo, stravolgendole la vita. È davvero straziante il fatto che, il soggetto che ne soffre, non si rende neanche conto del fatto che si sta uccidendo lentamente. Spesso i DCA sembrano tunnel senza uscita e ci si aspetta che i medici possano aiutarci quando non è così, perché non esiste cura medica per guarire psicologicamente. Bisogna trovare la propria forza interiore anche quando si pensa di non averla. Sembra impossibile uscirne ma guarire è possibile.


LAVORO SVOLTO DA:

o  Borrelli Martina

o  Martiniello Anna Laura

o  Scarano Alessia

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