martedì 9 febbraio 2021

La piaga sociale giovanile che soffoca gli adolescenti!

 

IL BULLISMO E IL CYBER-BULLISMO


La piaga sociale giovanile che soffoca gli adolescenti! 


Il bullismo è un fenomeno sociale diffuso tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, in cui la vittima subisce comportamenti violenti di tipo verbale o fisico da parte del bullo e i suoi sostenitori, solitamente è diffuso negli ambienti scolastici e adolescenziali. Il bullismo è caratterizzato dalla durata nel tempo del fenomeno e dallo squilibrio dei protagonisti: cinque contro uno, più grande contro uno più piccolo ecc.



Il cyber-bullismo è una forma di bullismo che usa i social per umiliare le vittime, è anche peggiore del bullismo perché il pubblico è amplificato, anche chi non ti conosce ti deride senza motivo. Anche il bullo è vittima, vittima del suo dolore che sfoga sugli altri, continua il suo comportamento sbagliato perché le approvazioni del gruppo o il disinteresse di chi non vuole andare nei guai lo rendono forte, se il bullo stesse solo non ci sarebbe il bullismo.  Il vero problema è chi non reagisce per paura o disinteresse, è sinonimo di una società malata, va abbattuto il muro di omertà e di silenzio, solo così si può eliminare il bullismo dalle nostre comunità, bisogna avere rispetto per tutti.  La vittima di bullismoo cyberbullismo, molto spesso non lo denuncia, è per questo che molte volte è troppo tardi, la vittima inizia una discesa anche didattica, tende ad isolarsi, ha un completo crollo dell'autostima e ci sono svariati casi:va in depressione o sviluppa un'ansia patologica e nei casi più estremi le vittime si suicidano.La vittima deve invece parlarne subito per uscirne, dirlo ad un adulto di cui si fida oppure ad un compagno.  Tra le tantissime storie di bullismo e cyberbullismo c'è quella di Carolina Picchio, una ragazzina meravigliosa, studentessa di un istituto tecnico di Novara che aveva solo 14 anni quando una notte di gennaio del 2013 si è uccisa perché ad una festa la ragazza beve troppo, si ubriaca, e gli "amici" la molestano sessualmente, la filmano e condividono il filmato sul web. Al ritorno a casa Carolina confida al padre di non ricordare nulla di quanto successo durante la serata ma ciò che successe le si presenterà davanti alcuni giorni dopo quando, su Facebook, comparirà il video di lei ubriaca che viene molestata, accompagnato da oltre 2600 like e commenti cattivi sulla sua moralità. Settimane terrificanti seguono per la ragazzina, un peso insopportabile per la ragazzina che, il 5 gennaio 2013, si lanciò dalla finestra della sua abitazione, a Novara. Dopo mesi di insopportabile dolore proprio il padre Paolo ha iniziato ad andare di scuola in scuola a parlare ai ragazzi della piaga sociale del cyberbullismo. “Spero che Carolina mi stia guardando e che apprezzi i miei sforzi. È per lei che sto facendo tutto questo”, dice e il pensiero va ad una vita stroncata troppo presto.

Dobbiamo liberarci da questa piaga sociale giovanile con il coraggio,non essere vittima di bullismo in silenzio, Il bullo cerca in tutti i modi di farti stare male, non permettergli di trascinarti nell’abisso del bullismo, può sembrare un vicolo cieco ma non lo è, denunciando aiuti te stesso e aiuti anche il bullo, parlane, e a tutti coloro che assistono ad atti di bullismo  o conoscono chi soffre di questo grande dolore, non abbiate paura di aiutarli o di denunciare i bulli, solo così si eviteranno tragedie e salveranno vite, abbiamo bisogno di questo tassello base per costruire una società sempre migliore, il rispetto per gli altri e il coraggio di fare del bene. 



 

Mozzillo Francesca

Speranza Martina

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