lunedì 28 febbraio 2022

Katalin Karikò e gli mRNA

 

Katalin Karikò e gli mRNA

 

Chi era Katalin?

Katalin Karikó è cresciuta a Kisújszállás, in  Ungheria. Ha frequentato il Ginnasio Móricz Zsigmond Református. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università di Szeged, ha continuato la sua ricerca presso l'Istituto di Biochimica, il Centro di Ricerca Biologica ungherese. Mentre prestava servizio come post-dottorato presso la Temple University, ha partecipato a uno studio clinico in cui pazienti con AIDS, sono stati trattati con RNA a doppio filamento (dsRNA). A quel tempo, questa era considerata una ricerca rivoluzionaria poiché il meccanismo molecolare dell'induzione dell'interferone da parte dell'dsRNA non era noto, ma gli effetti antineoplastici dell'interferone erano ben documentati.

 

Cosa sono gli mRNA?

L'RNA messaggero  è un tipo di RNA che codifica e porta informazioni durante la trascrizione dal DNA ai siti della sintesi proteica, per essere sottoposto alla traduzione.

La breve vita di una molecola di mRNA comincia con la trascrizione e termina con la degradazione. Le molecole di mRNA degli eucarioti spesso richiedono di essere verificate e trasportate, al contrario di quelle dei procarioti.


 

 

 

Gli mRNA contro il sars-Cov-2

Grazie alla sua scoperta sono stati creati i vaccini Pfizer e Moderna. Ma non solo.

mRNA sta per acido ribonucleico messaggero. L’organismo umano lo produce naturalmente per sintetizzare proteine d’importanza vitale. Il vaccino a mRNA fornisce all’organismo informazioni sul coronavirus permettendogli così di produrre proteine virali, che vengono poi riconosciute come estranee e inducono una reazione immunitaria. L’mRNA somministrato con la vaccinazione non può penetrare nel nucleo cellulare e da qui innestarsi nel patrimonio genetico umano.

 Con il vaccino si introducono nell’organismo le istruzioni per produrre una copia della proteina Spike. Questa proteina normalmente viene utilizzata dal virus per agganciarsi alle cellule delle vie respiratorie, entrare al loro interno e moltiplicarsi, causando la malattia. Da sola (senza il virus), la proteina Spike è innocua, ma mette comunque in allarme il sistema immunitario, inducendolo a produrre anticorpi.

In questo modo, se in un futuro la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il virus, i suoi anticorpi riconosceranno la proteina Spike (perché già incontrata con il vaccino) e prepareranno il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni al virus SARS-CoV-2, attaccandolo prima che provochi l’infezione.   


 

  

PERCHE’ VACCINARSI?

Il vaccino è per ora l’unico modo per renderci liberi. Ognuno di noi ha qualcuno da proteggere, cioè un cosiddetto ‘soggetto fragile’. Loro sono le persone più a rischio e noi dobbiamo impegnarci come comunità a salvarli. Vaccinarsi significa liberare le terapie intensive, stare in salute, proteggerci e sentirsi sempre più vicini alla normalità che tanto ci manca. Fidiamoci delle persone che hanno dedicato mesi a studiare per trovare un metodo per salvaguardarci. Se confrontiamo, infatti, i dati delle persone morte l’anno scorso e quest’anno, noteremo una grande differenza e ciò significa che gli effetti del vaccino si stanno facendo sentire. Agiamo come una popolazione unita e combattiamo insieme questa guerra batterica.

 

La ricerca contro i tumori

 Il melanoma, un tumore che origina nella cute o negli occhi o nelle mucose, ma anche il carcinoma polmonare, i tumori testa-collo, il carcinoma mammario triplo negativo, che è molto aggressivo e che mostra risposte interessanti agli anticorpi, sono tumori che sono soggetti a sperimentazione di cura con l’mRNA. Gli m-Rna sono diretti per ora contro i tumori per i quali l’immunoterapia, attivata con gli anticorpi monoclonali, ha funzionato. L’idea è di non usare i vaccini da soli, ma di utilizzarli in modo complementare per supportare la risposta immunitaria.

 Gli mRNA possono essere quindi molto importanti per la scienza. Speriamo quindi in un risultato vero e proprio.

 

                  

CHIARA GUIDA      e   SALVATORE EMANUELE PELLINO 2I

 

 

 

 

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