LA RETE SIAMO NOI -Safer Internet Day 2022
Fermo! Se hai visto questo articolo breve ma d’effetto,
resta e leggilo: possiamo darti qualche informazione in più su quello che
succede in Internet e su quello che noi adolescenti riteniamo utile per un uso
più sicuro della Rete.
Partiamo da alcune domande che vengono poste molto spesso dai giovani: “Internet è davvero un posto orribile? Navigare in rete è pericoloso?” Tutto dipende da noi e dall’uso che ne facciamo!
Per far riflettere i ragazzi non solo sull’utilizzo
consapevole della Rete, ma sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella
realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro, la Commissione Europea
ha istituito una giornata: il “Safer Internet day”. Ma tutto il mese di
febbraio è dedicato ad attività sulla sicurezza in rete proprio per parlare,
confrontarsi e conoscere in modo da educare tutti noi all'uso consapevole di Internet e degli strumenti digitali.
No alla dipendenza. Meno tempo collegati in Rete, chiusi in una realtà immaginaria che si nasconde dietro uno schermo, e più ore trascorse a dedicarsi alla realtà che davvero ci circonda, in buona compagnia, allo studio e ad attività educative.
Sì alla vera informazione. Facciamo attenzione a quello che leggiamo, cerchiamo fonti “sicure” e siti che possano fornirci informazioni corrette. "Le fake news possono avere dietro una componente di manipolazione dell'opinione pubblica molto importante” ha detto il direttore de “Il Corriere della Sera”, Luciano Fontana.
No al cyberbullismo. Aumentano sempre di più i casi di cyberbullismo, perché molto spesso i ragazzi, immersi in questo mondo immaginario, tendono a costruirsi un personaggio forte e sicuro che quasi sempre non corrisponde alla loro vera persona. Nascosti dietro uno schermo e sentendosi protetti, senza alcuna limitazione, colpiscono chiunque, diminuendo l’autostima delle loro “vittime”.
Ma allora qual è il compito di Internet? Sicuramente
in questi ultimi anni la pandemia ha causato una grave crescita della
solitudine giovanile, in quanto siamo stati costretti ad essere chiusi in casa
con unici compagni di vita: il computer e lo smartphone. E internet ci ha fatto
molta compagnìa, forse troppa.
Di Donato Gabriella, Vitale Aurora 3°F
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