domenica 13 febbraio 2022

IL MERCURIO: una minaccia per la nostra salute e per l’ambiente

 

IL MERCURIO: una minaccia per la nostra salute e per l’ambiente


 

Il mercurio è un elemento chimico presente all'interno della crosta terrestre. Il suo simbolo è Hg: deriva dal greco hydràrgyros che vuol dire "acqua d'argento".

Dal punto di vista chimico è un elemento di transizione molto popolare sia per il suo colore argenteo che per il fatto di essere uno dei pochi elementi chimici liquido a temperatura ambiente, infatti fonde quasi a -39°ed esposto all'aria, invece, evapora facilmente.

Il mercurio si può trovare nell'aria, nell'acqua e nel suolo. Può evaporare e ricadere al suolo con la pioggia o depositarsi come polvere.

Come molti sanno, il mercurio veniva utilizzato per la produzione di termometri, barometri e manometri, ma anche per la fabbricazione di cappelli, batterie, lampadine,  oggetti in feltro,  di disinfettanti e nell’amalgama usata dai dentisti. Si è poi scoperto che, se inalato, poteva addirittura portare problemi di linguaggioOggi è difficile trovare degli oggetti di uso comune fatti con il mercurio, ma comunque è ancora utilizzato per la produzione di alcuni prodotti schiarenti per la pelle, come conservante del legno e fungicida, in alcuni processi tecnici industriali e per la fabbricazione di macchinari.




 

IMPATTO ECOLOGICO E AMBIENTALE DEL MERCURIO

Il metil-mercurio, composto particolarmente tossico, è soggetto a bioaccumulo nei tessuti adiposi degli esseri viventi (incluso l’uomo) e quindi va incontro alla biomagnificazione (aumenta di concentrazione) attraverso la catena alimentare, ritrovandosi in quantità elevate in particolare nei pesci di grandi dimensioni (come tonni, pesci spada etc.).



Il mercurio non è pericoloso solo per gli animali, ma anche per l'uomo. Gli effetti del mercurio sulla salute dipendono chiaramente dalle quantità ingerite, ma la principale preoccupazione è rappresentata da quelli su feti e sui bambini. Gli studiosi hanno visto che se la madre consuma frutti di mare, infatti, l’esposizione al mercurio può avvenire nell’utero, con conseguenze importanti, per il resto della vita, sul cervello e sul sistema nervoso in crescita del bebè, come ad esempio danni alla memoria, al linguaggio, all’attenzione.

Uno dei tanti problemi che causa il mercurio è il fatto che è “persistente” nell’ambiente, cioè quando viene rilasciato continua ad essere presente nell'aria, nella terra e nell'acqua per anni e anni. Anche gli incendi boschivi causano un rilascio di mercurio nell'ambiente, in quanto anche il legno ne contiene una piccola percentuale.

Fatti recenti di attualità, come il drammatico inquinamento causato dal mercurio nel triangolo industriale di Priolo-Agusta-Melilli, hanno portato all’attenzione dei cittadini gli effetti devastanti che questo elemento naturale può arrecare alla salute e agli ecosistemi, quando viene re-immesso nell'ambiente. I primi fatti documentati di inquinamento da mercurio risalgono addirittura alla prima metà dell'800, durante la febbre dell'oro in Nord America, una pratica ancora diffusa oggi in molti Paesi produttori d'oro come il Laos, Vietnam, Brasile, Tanzania e Venezuela.

Gli scienziati hanno visto che vengono rilasciate in atmosfera circa 5000 tonnellate di mercurio all’anno, di cui 2400 derivanti da attività industriali. Purtroppo il trend su scala globale è in crescita, soprattutto quelle rilasciate nei Paesi in forte via di sviluppo come la Cina e l'India. Proprio per questo ad ottobre del 2013 è stata adottata la convenzione di Minamata, primo accordo globale per affrontare il problema del mercurio, che è stata ratificata da 98 paesi ed è entrata in vigore nel 2017 per proteggere la salute umana e l'ambiente.

Ma noi cosa possiamo fare? Ognuno di noi può fare qualcosa per ridurre l'inquinamento ambientale in generale: dovremmo riciclare gli oggetti, riutilizzarli e produrre pochi rifiuti grazie alla raccolta differenziata. Un'altra cosa altrettanto importante per la nostra salute e per limitare l’accumulo di mercurio nel nostro organismo è limitare il consumo di pesce di grossa taglia e preferire il pesce azzurro e quelli piccoli. La salute comincia dalla tavola…

 

Giorgia Baffico

Francesca Vitale

Francesco Marzocchella

Davide Di Gennaro

1F

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