MANIFESTAZIONE DELLE FORZE ARMATE A SANT’ARPINO
Le parole della dirigente Maria Debora Belardo
Martedì 4 novembre si è svolta la tradizionale
commemorazione della giornata dedicata alle forze armate. Organizzata
dall’associazione “Reduci e Combattenti” di Sant’Arpino. Gli alunni delle
classi terze della scuola secondaria di 1º “Istituto comprensivo Rocco Cav.
Cinquegrana”, in corteo dalla scuola hanno raggiunto piazza “Salvo D’Acquisto”
per onorare il monumento ai caduti. Arrivati sul posto, si sono resi
protagonisti di momenti emozionanti e memorabili lasciando nei presenti un
evidente stato di commozione. I vari laboratori storici, attivati per
l’occasione, si sono concretizzati nella realizzazione di testi letterari e
teatrali sul tema del milite ignoto. Per l’occasione, abbiamo invitato in
classe la dirigente che si è resa disponibile, in un’atmosfera di grande
cordialità, per un’intervista sulla giornata.
“Sono sempre orgogliosa di voi, quando operate nel modo giusto, non c’è bisogno
di una manifestazione, come voi dovreste essere orgogliosi della divisa che
indossate perché rappresenta la vostra scuola”.
Queste sono state le esatte parole della dirigente all’inizio della nostra
intervista, quando le abbiamo chiesto se fosse stata orgogliosa di noi in
quella giornata.
“La manifestazione non è stata la celebrazione della guerra, ma del sacrificio
dei nostri avi. Se noi oggi abbiamo la libertà in passato qualcuno ha
combattuto per questo valore così importante.” La dirigente ha tenuto a
sottolineare quanto sia importante ancora oggi celebrare questo momento proprio
per ricordare quel sacrificio di cui ha parlato e quanto siano importanti i
buoni esempi per crescere con valori sani di cui la scuola si fa
rappresentante. Ci ha poi regalato un momento intimo quando ha ricordato le
volte in cui, da bambina con il proprio papà, era presente a questa
celebrazione e quindi ha affermato che le sensazioni, ogni anno, sono sempre le
stesse perché sono legate ai suoi ricordi personali.
Dalla redazione: Luca D’Ambra, Giovanna Portogallo, Antonio Iorio

Nessun commento:
Posta un commento