Ancora una volta vincitori!!!!
La fede è la forza che spinge a
guardare attraverso l’invisibile, per tradurre i sogni di oggi nella realtà di
domani: la fede non è solo un’idea “la luce splende nelle
tenebre” (Gv 1,5).
È la citazione più bella e attinente alla nascita di Gesù. Il
Natale è la festa più bella per i bambini perché essi, più di chiunque altro,
hanno occhi per “vedere” e “credere” nella venuta del Signore Gesù. I bambini
hanno semplicemente quello che con il tempo gli adulti affievoliscono ossia la
FEDE.
La Bibbia è piena di citazioni in cui è presente la fede.”La fede è fondamento delle cose che si sperano”(Eb11,1). Per fede Abramo, chiamato da Dio,
partì senza sapere dove andava; per fede soggiornò sulla terra promessa in una
regione straniera; per fede sua moglie Sara, sebbene in età avanzata, divenne
madre.
La parola FEDE significa AVERE FIDUCIA IN QUALCUNO. A sua
volta la parola FIDUCIA vuol dire valutare positivamente fatti, circostanze,
relazioni che portano a produrre un sentimento di sicurezza e tranquillità.
Tutto vero, se non per il fatto che la FEDE secondo le
esperienze citate nella Bibbia, non hanno concesso alcuna valutazione dei
fatti, delle circostanze e relazioni. Abramo, senza indugiare, partì perché
così Dio gli aveva ordinato, verso una terra che non conosceva.
Credo che la rappresentazione più efficace di cosa sia la
FEDE è vedere un bambino che beve il latte dal seno della mamma, serenamente,
in una condizione che definirei “pienezza di beatitudini”. Il bambino a quella
tenera età è privo di qualunque mezzo sensoriale per analizzare, valutare fatti
e circostanze. Tranne per il primissimo udito, egli non ha alcun elemento per
stabilire la natura della persona che lo sta nutrendo. Potrebbe essere
qualsiasi persona a dargli da bere qualsiasi cosa eppure il bambino si fida, ha
FEDE.
Se potessi chiedere a tutti quelli che conosco, padre, madre,
fratelli, amici, nonni, zii o semplicemente passanti, cosa sia per loro la
FEDE, sicuramente coglierei aspetti che messi insieme non farebbero altro che
confermarmi ciò che penso della FEDE.
Sono immersa in una realtà che quotidianamente mi mette in
contatto diretto con numeri, tempi, impegni vari e tutta una serie di attività
che mi danno poco tempo per ritrovare Dio nelle mie giornate. Eppure la mia
esperienza di Dio l’ho avuta proprio in questo scorrere di tempo e di impegni.
Dio è l’espressione massima dell’amore. Una vita priva di amore è una vita
senza Dio che rende insignificante ogni relazione. È partendo da questa mia
personale convinzione, che ho fatto una chiara esperienza di fede.
Fede vuol dire avere fiducia; fiducia nella presenza fattiva
di Dio che accompagna le mie giornate. Questo mi dicevo allorquando mi trovai
nel bar di mio padre, di fronte ad una donna in piena confusione mentale per
via di gravi difficoltà economiche che le rendevano difficile anche garantire
il latte quotidiano alla propria bambina. Fui molto colpita e dispiaciuta per
quella donna. Avrei sicuramente potuto aiutarla. Ma per quanto tempo? Dissi a
me stessa che la situazione richiedeva una soluzione radicale, tenendo conto
anche del fatto che la signora era vedova.
Ripetevo dentro di me: “Dio dov’è?”.
Fu a quel punto che notai, su un giornale, un’iscrizione di
lavoro come badante di un’anziana signora. In un primo momento mi chiesi se
fosse il caso di dirlo a quella signora: chissà in quanti si proporranno e per
la signora sarebbe sicuramente l’ennesima delusione!” ma poi pensai :“ Dio è amore!”(1Gv 4,16) La signora desidera solo amore per la sua bambina con
piccoli gesti quotidiani, come garantirle il latte; la persona anziana
necessita di assistenza fatta con amore. Quindi, Dio non può che favorire la
donna!”. Mi feci coraggio e segnalai l’offerta di lavoro alla signora; l’aiutai
anche ad inviare la domanda via email. Ci lasciammo con la promessa che mi
avrebbe fatto sapere.
Passarono alcune settimane e della signora non ebbi alcuna notizia
, quando la delusione sembrava ormai una certezza, ecco che ricevetti una sua telefonata, in cui mi informava che aveva
iniziato a lavorare come badante presso quella
signora e che la vita le stava regalando il sorriso che aveva perso.
Fui molto contenta, il
mio cuore era pieno di gioia. Realizzai, allora, che ogni mia preghiera fatta a
Dio, con cuore sincero e fede autentica
, può essere ascoltata ed esaudita.
Ringrazio ancora oggi
Dio per aver messo sulla mia strada quella donna.
La verità è che, grazie a quell’incontro, io ho potuto fare
una vera esperienza di fede.
La fede è un dono e come tale deve essere protetto e nutrito.
La fede deve essere sempre sostenuta con la grazia dell’amore verso gli altri.
La fede è come la luce di una candela, se si affievolisce va immediatamente
rivitalizzata. “Chi ama Dio, ami anche
suo fratello” (1 Gv 4, 21).
Ecco, questa è la fede. La fede vera sconfigge la paura.” La paura bussò alla porta. La fede in
Dio andò ad aprire. Non c’era nessuno !” (Luigi Santucci). La fede
autentica abbatte il muro delle nostre fragilità nella consapevolezza che Gesù
è la “roccia” su cui fondare la propria
vita.
Francesca
Mozzillo 3F
I.C.
“Rocco-cav. Cinquegrana” – Sant’Arpino(CE)
Ricevere il messaggio dalla professoressa G. Di Giacomo, in
cui mi viene comunicato il risultato del concorso “Serra Club” è stato il
momento più bello che io abbia vissuto in questo periodo di quarantena.
Il tema del Concorso è la “FEDE”. Che bella parola! La
fiducia che abbiamo in Qualcuno che ci trasmette sicurezza e tranquillità, è il
motivo per cui riusciamo ad affrontare i momenti difficili della vita. Quando
tutto sembra essere contro di noi, ci basta aprire gli occhi per riuscire a
vedere la salvezza che è Dio. “La luce
splende nelle tenebre” (Gv1, 5). Basti
pensare ad un neonato che viene allattato al seno della madre, un semplice
gesto come questo può farci capire quanto
in modo naturale i bambini
siano vicini a Dio.
Ciò che vorrei dire è che bisognerebbe essere tutti come i
bambini, dovremmo avere tutti fede in Chi ha dato vita alla terra su cui
viviamo e alla famiglia con cui cresciamo, dovremmo “custodire” e “abitare” la
Terra che è madre per ogni forma di vita
La diffusione di questo terribile virus COVID 19, partito
dalla Cina, arrivato in Italia e in tutto il resto del mondo ha sconvolto la
nostra orgogliosa civiltà tecnologica e avanzata costringendo tutti noi
all’isolamento e al distanziamento
sociale. Questo mi ha permesso di alimentare ulteriormente la fiamma della fede
che vive in me. Ho imparato a vedere questo periodo come un segnale che ci ha
mandato il Padre per vivere in armonia col Creato e con tutti i nostri
fratelli. Gli esseri umani si fermano e
la natura torna a riaffacciarsi: gli alberi e i fiori fioriscono, i delfini
si avvicinano ai porti, i cigni e le api proliferano, a Venezia l’acqua dei canali
è diventata incredibilmente pulita e trasparente, così anche il nostro fiume
Sarno.
Oltre a Francesca Mozzillo, sono risultati vincitori anche Lidia Di Lemma 2 F e Caterina Iovinella 2 H della scuola secondaria e
Grazia Sorbello 4D Primaria Cinquegrana con questo particolare disegno
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