LETTERA DI UNA DONNA UCRAINA
Voglio iniziare con le parole: non insultare una donna, non farla piangere... Dio conta le sue lacrime.
Sono ucraina, e come migliaia di donne sono venuta in Italia. Ho lasciato la mia famiglia, la mia casa, il mio pezzo di cuore alla ricerca di una vita facile per i miei cari. Una volta una signora italiana ha detto ad una donna ucraina: "Probabilmente bisogna avere un grande coraggio per andare così lontano da casa, dai bambini... io non sarei in grado di farlo!" E la donna ucraina ha risposto: non siamo né coraggiose, né più forti, siamo come te, siamo DONNE! Siamo forti perché diamo alla luce ancora la vita. Noi siamo pazienti, quindi la saggezza è nella pazienza, siamo coraggiose perché faremmo l'impossibile per i nostri figli!
Quando sembra che non abbiamo alcuna forza, possiamo piangere , ma subito dopo raccogliamo tutta la nostra volontà in una volta e andiamo, passo dopo passo, verso un nuovo giorno! Ed ora, ricordando le parole di quella signora "sei più forte di noi", mi rispondo "forse sì". Nessuno potrebbe pensare che nel ventunesimo secolo, nel 2022, si possa sentire la terribile parola "GUERRA", che farà di nuovo a pezzi i nostri cuori. Ma crediamo che sopravviveremo alla guerra, lo sappiamo perché siamo forti!
Oggi è la giornata internazionale della donna e io voglio augurare a tutte le donne del mondo un amore reciproco e un cielo sereno. E voglio rivolgermi a tutte le donne ucraine in questo momento difficile e dire: "se Dio è con noi allora che differenza fa chi è contro di noi?"
ROHIVSKA OKSANA mamma di KOHUT ALINA
Nessun commento:
Posta un commento