25 APRILE
GLI EROI DELLA LIBERTA'
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Il 25 aprile
1945, anniversario della liberazione, è celebrato in Italia come data simbolica
della liberazione dell’intero territorio nazionale dalla dittatura e
dall'occupazione. Vengono ricordati con l’appellativo di “partigiani” coloro
che hanno preso parte al movimento della
Resistenza, all’occupazione nazifascista, ma la definizione che noi
attribuiamo è ben diversa: questi sono uomini che hanno lottato duramente, che
hanno vissuto nell'inquietudine e che hanno sofferto per la lontananza dai
propri cari ma che non si sono mai arresi; uomini che hanno sacrificato la loro
vita per raggiungere un obiettivo:
rivendicare il diritto alla libertà. I partigiani non hanno solo fatto la
storia, loro SONO la storia del
nostro popolo, gli eroi ai quali noi dobbiamo la nostra LIBERTÀ. Durante
la Resistenza si distinsero anche l’audacia e la determinazione delle donne, staffette
partigiane, che ricoprirono ruoli di estrema importanza. Tra queste spiccò il
nome di Irma Bandiera, che ricevette la medaglia d’oro al valor militare insieme ad altre 19 partigiane. Irma
nacque a Bologna l’8 aprile 1915 da una famiglia benestante. Si distinse per la
sua bellezza e la sua eleganza. Molto presto entrò nel movimento della
Resistenza assumendo il nome di battaglia di ”Mimma”. In seguito all'assassinio
di un ufficiale tedesco e di un
comandante delle brigate nere per mano dei partigiani, il 6 agosto a Funo cominciò
una tremenda rappresaglia. La sera seguente, Irma fu arrestata a casa dello zio
insieme con altri due partigiani, e rinchiusa nelle scuole di San Giorgio, rimase
isolata dai compagni.
Fu poi
tradotta a Bologna, perché, probabilmente, i fascisti avevano intenzione di
estorcerle importanti informazioni. Irma resistette alle torture fino alla fine,
senza mai parlare. Addirittura la accecarono ma la sua bocca restò serrata. La
mattina del 14 agosto un uomo informò i parenti che il suo corpo esanime si
trovava sul selciato. “Mimma” fu lasciata in vista dagli aguzzini per un giorno.
Ancora oggi,
come giusto che sia, è ricordato il senso patriottico del sacrificio di Irma che
fu di esempio ai partigiani per
intensificare la lotta contro il nazismo.
Tante sono le
donne che non hanno mai mollato e che soprattutto si sono dimostrate pari o, in
alcuni casi, migliori degli uomini. Ricordiamo Oriana Fallaci, la prima donna
italiana ad andare al fronte come inviata di guerra, Livia Bianchi, alla quale
fu data la possibilità di sottrarsi alla morte ma rifiutò per farsi giustiziare
insieme ai suoi compagni partigiani, e molte altre ancora il cui ricordo rimane
vivo nei nostri cuori.
Quella di Sandro
Pertini è la storia di un uomo che ci ha fatto riflettere molto sul valore
della libertà. Egli fu arrestato per aver espresso le sue idee, seppur
gravemente malato mentre era rinchiuso nel carcere di Savona, rifiutò la grazia
richiesta dalla madre continuando a lottare per difendere le sue idee.
L’8 luglio
1978 fu eletto Presidente Della Repubblica ma dopo circa sette anni diede le
dimissioni e diventò senatore a vita. Morì il 2 febbraio 1990, lasciandoci memoria
del suo grande amore per la patria.
Se solo ci
fermassimo a pensare a quanto fosse difficile esprimere le proprie opinioni nel
passato, ci renderemmo conto di quanto siamo fortunati. Possiamo farci
ascoltare, dire quello che riteniamo opportuno, decidere di essere favorevoli o
di opporci a qualche decisione senza che qualcuno possa ostacolarci. Questo è
possibile grazie a coloro che hanno preferito morire per la libertà piuttosto
che vivere nella dittatura.
Chiara
Buononato, Chiara Di
Santo Classe 3^I
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