A PICCOLI PASSI: ELEZIONI DEL PRESIDENTE E
VICEPRESIDENTE
Il passo
successivo alle elezioni dei rappresentanti di classe, è stato rappresentato
dalle elezioni del presidente e del vice presidente del parlamento studentesco
d’istituto. Tutti i rappresentanti delle classi seconde potevano candidarsi
come vice presidente e quelli delle classi terze come presidente che rappresenta
la massima carica del “parlamentino”. Infatti questi hanno il compito di farsi
portavoce e soprattutto di rappresentare tutti gli studenti dell’istituto, in
incontri territoriali, come quello che si terrà il 6 dicembre 2019 quando,
tutte le 22 scuole che hanno partecipato al progetto APP (A Piccoli Passi), si
incontreranno a Carditello. Ovviamente, per essere eletto e votato vi era la
necessità di preparare una candidatura nella quale si esponevano progetti
realizzabili, alla luce delle possibilità della scuola, come ad esempio
l’adozione di uno spazio della scuola da adibire a laboratorio o come la
gestione più rigorosa della raccolta differenziata. Dunque, gli alunni
rappresentanti e vice rappresentanti delle classi: terze, seconde e prime medie
e quarte e quinte elementari (sia del plesso De Amicis sia del plesso
Cinquegrana), il giorno 7 Novembre 2019 si sono riuniti nell’Auditorium della
scuola media Vincenzo Rocco, per attuare le elezioni tanto attese. Apre la
giornata l’intervento di Stefano Di Foggia, creatore del progetto APP, che
parla delle “classi comunità”, prendono la parola due assessori, Giovanni D’errico
e Salvatore Brasiello. Successivamente gli alunni intenzionati a diventare
presidente e vice del parlamento studentesco d’istituto, espongono i propri
programmi tutti molto profondi e significativi. Infine prende la parola il
sindaco Giuseppe Dell’Aversana che, complimentandosi per il percorso di alto
significato civile, racconta il corso della sua vita politica. Finalmente si
procede alle elezioni che portano ai seguenti risultati: SABRINA PERROTTA
presidente e FRANCESCO CAPONE vice presidente. E parafrasando una nota frase
del ministro della prima Unità d’Italia: il parlamento studentesco d’istituto è
finalmente fatto, ora facciamo degli studenti responsabili e civili.
Sabrina
Perrotta 3E
RIPORTIAMO DI SEGUITO IL DISCORSO INTEGRALE DELL'ALUNNA SABRINA PERROTTA QUANDO HA PROPOSTO LA PROPRIA CANDIDATURA, PERCHE' HA RISCOSSO MOLTE APPROVAZIONI, SIA DA STEFANO DI FOGGIA SIA DAL SINDACO CHE DALLA DIRIGENTE.
Signor sindaco e cari componenti del parlamento, il mio intervento sarà
breve.
Mi chiamo Sabrina Perrotta e sono la rappresentante della 3E. Propongo la
mia candidatura perché penso che le grandi cose vengano dal basso. Sono una
semplice alunna della scuola media Vincenzo Rocco, ma ho grandi sogni che
intendo realizzare con ogni mio sforzo. Sogno un mondo pulito, fatto da gente
pulita sia nei comportamenti di tutti i giorni, sia nel modo di pensare. Penso
che noi ragazzi dobbiamo rappresentare il cambiamento e quindi, partendo dalla
conoscenza delle qualità nostre, e della nostra terra, dobbiamo imparare a
valorizzare ciò che abbiamo, ma per far si che questo accada dobbiamo agire
INSIEME. La comunità-classe dovrà essere composta da grandi e piccoli (ragazzi,
genitori, nonni, docenti) che si dedicheranno a quelli che sono i problemi reali
della quotidianità. Dunque, mi impegnerò affinché questo percorso funzioni
perché voglio attraversare il mio tempo partecipando e non restando a guardare.
Voglio avere la gioia dei miei successi e assumermi la responsabilità dei miei
errori, perchè la vita è una e io voglio rendere la mia degna. L’impegno è per
me un fatto serio e storicamente è questo il momento di impegnarsi di più. La
terra necessita del nostro aiuto e noi dobbiamo far sentire la nostra voce. Ora
però passiamo ai fatti concreti. Innanzitutto bisogna proporre cose
realizzabili. A parte la gestione di una rigorosa raccolta differenziata e la
richiesta di un distributore che contenga alimenti freschi, propongo l’adozione
di uno spazio della scuola da adibire a laboratorio polivalente, scientifico e
linguistico. Uno spazio da autofinanziare con piccole somme che per questo, non
sarà realizzato in tempi brevi, ma vedrà lo sforzo da parte di una comunità, di
lavorare a un obiettivo comune. Una cosa realizzata da noi per la comunità ci
insegnerà anche un maggior rispetto per le cose di pubblico utilizzo. Spesso i
bagni della scuola si guastano e si otturano perché non li trattiamo con cura
credendo che non ci appartengano. L’errore è proprio questo: non capire che la
scuola è anche la nostra casa e nessuno tratterebbe con non curanza il bagno di
casa propria. Quando avremo capito questo, saremo pronti e degni di far parte
di una comunità. Io sono pronta, e voi? Ho un grande sogno: sogno un mondo
migliore di come l’ho trovato. Mi aiuterete a realizzarlo?
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